8 Apr, 2024

I consigli di Carmelo: tutti i segreti del cavolo bianco

I consigli di Eurofrutta

Appartenente alla famiglia delle Brassicaceae, il cavolfiore è un ortaggio crocifero che si distingue per la sua versatilità e per il suo gusto deciso…che a tavola non mette sempre tutti d’accordo!
Una cosa però è certa: il cavolo bianco è un vero e proprio tesoro di nutrienti. Questo ortaggio è infatti ricco di vitamine, come la C, K, B6 e l’acido folico, di minerali, come il potassio, calcio, fosforo e magnesio, di fibre e antiossidanti.

Ma cosa lo differenzia dal cavolo romanesco? E come cucinarlo senza far sì che il suo odore intenso si diffonda per tutta la casa? Scopri i consigli di Carmelo.

Cavolo bianco o cavolo romanesco: ecco le differenze

Queste due tipologie di cavolo differiscono per il loro aspetto, il gusto e anche…l’odore che emanano durante la cottura. Il cavolfiore bianco ha infatti una testa rotonda e compatta, un sapore dolce e delicato e lo si può trovare in vari colori: bianco, viola e giallo. Cambia il colore ma non il gusto e le caratteristiche: i tempi di cottura sono identici nelle diverse varietà e per questo puoi stupire i tuoi ospiti creando un piatto super colorato e allegro mixando le cimette colorate. 

Il cavolo romanesco ha una forma piramidale, un colore verde intenso e un sapore che ricorda il broccolo e il cavolfiore. Rispetto al cavolo bianco odora molto meno durante la cottura, diventando un valido sostituto del cavolo nel caso in cui il gusto ti appassioni molto ma ti infastidisca il suo odore.

Il cavolo bianco è contro lo spreco alimentare

Oltre alle foglie, comunemente utilizzate in cucina, sapevi che del cavolo bianco si può consumare anche il tronco? Quest’ultimo, spesso scartato, è ricco di nutrienti e può essere impiegato in diverse preparazioni, come sottaceti o grattugiato in insalate.

Come lessare il cavolfiore senza fare…puzza!

Il cavolo è molto versatile e può essere cucinato in diversi modi: bollito, al vapore, saltato in padella, al forno oppure fritto. Una cosa certa che accomuna tutte queste modalità di cottura è però l’odore forte che sprigiona sempre il cavolfiore durante la cottura.
L’odore intenso emanato dal cavolo è un deterrente per molti. Un semplice trucco per attenuarlo consiste nell’aggiungere un cucchiaio di aceto all’acqua di bollitura. E tu, lo sapevi?

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